Vicistats

sabato 30 ottobre 2010

Incidente diplomatico a sfondo animalista a Menton


Clic sull'immagine per accedere alla 
galleria fotografica completa
Fonte
Da una settimana sulla spiaggia della Costa Azzurra,famosissima:"les sablettes" ospita due stupendi esemplari di cigno reale,senza dubbio una coppia affiatatissima.
Tutti i pomeriggi fanno la loro apparizione sulla spiaggia incuranti degli ultimi turisti;ebbene nessuno avrebbe mai immaginato che dalla loro presenza potesse scaturire una querelle di frontiera.
Stando ai si dice i due cigni erano ospiti del fiume Roja di Ventimiglia,la cittadina italiana in linea d'aria a 5/6 Km e che condivide il confine con la cittadina francese di Menton.

Dicono che la recente mareggiata con annessa tempesta abbia rapito e spinto al largo il nido con i piccoli della coppia di Cigni e che essi usciti alla ricerca della famigliola siano stati condotti dalle correnti marine nella baia di Garavan su cui si affaccia la spiaggia delle "sablettes".
Per farla breve un gruppo di animalisti italiani di Ventimiglia sarebbero giunti a Menton con l'intenzione di recuperare i due cigni per ricondurli alla foce del fiume Roja,luogo in cui amatissimi la popolazione rivierasca si prendeva cura di loro.
Se non chè si sono scontrati con delle signore animaliste francesi le quali si sono opposte ferocemente anche al solo controllo della targhetta ai piedi di uno degli uccelli (cerchiata in rosso nella foto).

Hanno chiamato la "gendarmerie" e la stessa ha invitato il gruppetto di italiani ad allontanarsi dopo averli severamente ammoniti e minacciati di una seria sanzione se avessero disturbato gli uccelli considerata fauna protetta.
In definitiva questo è quello che sembra sia accaduto,cosi mi hanno riferito,io per quanto mi riguarda ho fatto queste foto con estrema facilità,mi è bastato scendere in strada a raggiungere la spiaggia,dicevo credo che dovrebbero essere i cigni ad eleggere il loro luogo di residenza e che insomma non mi sembra il caso di far scoppiare una guerra per il possesso di questi due splendidi esemplari che rievocano la letteratura romantica e la Storia dell'arte,si pensi solo ai quadri di Leonardo da Vinci sul tema (...) o Rubens e via dicendo...alcune delle buone ragioni che mi spingeranno a dipingere un quadro a olio appena potro.


venerdì 29 ottobre 2010

La scuola delle mamme

La Grande Storia dell'Animalismo dall'Oriente all'Occidente

Nessuna filosofia annovera più illustri rappresentanti.
di Franco libero Manco Fonte





Il pensiero animalista, come espressione di alta sensibilità dell’animo umano, in cui i codici del diritto al rispetto, alla libertà e alla vita vengono estesi dall’uomo agli animali, nasce nel seno dell’antica cultura vedica in cui si narra di Re santi che si preoccupavano della protezione dei bovini al fine di assicurare alla popolazione ogni benedizione dalle forze della Natura.
In questo contesto proverbiale era l’amore di Krisna per le mucche il quale affermava: “La carne degli animali è come la carne dei nostri figli”. Sempre in India più tardi furono costruiti dai buddisti, intorno al 250 a.C. i primi ospedali destinati agli animali ammalati o feriti. Mentre Zoroastro, fin dal 500 a.C. circa sosteneva: “La migliore delle opere buone è, nei confronti del Cielo, adorare il Signore e, nei confronti della Terra, non maltrattare gli animali…Chi rinuncia a cibarsi delle carni martoriate avrà lo spirito santo e la verità”. Il rispetto dovuto agli animali è evidente anche nella dottrina taoista e specialmente nello Jainismo, originato da Mahavira nel 600 a.C. circa, dove accanto ai templi jainisti si trovano spesso rifugi per animali anziani o feriti e non di rado i jaina acquistano animali dal macello per dare loro salvezza e ricovero. L’amore e il rispetto dovuto agli animali è visto come precetto nell’Orfismo, nella dottrina di Ermete Trismegisto, nella cultura degli Oracoli Caldei, in quella dei misteri Eleusini, in quella degli antichi egizi, nelle leggi di Manou, il codice legislativo antico, più evoluto, vigente dal IX al V sec. d.C. in cui si prescriveva: “Chi consente l’uccisione di un essere vivente, chi colpisce, chi ammazza, chi compra e chi vende, chi cucina e chi serve, chi mangia, sono tutti uccisori”.
Dunque si può dire che il Movimento Animalista vero e proprio nasce in India 5000 anni fa quando il divino Govinda esclude le offerte di animali alle cose a lui gradite. Sempre in India nel 322 a.C. viene pubblicato il primo libro di scienze politiche ed economiche in cui sono riportate le leggi che tutelano gli animali prevedendo severe punizioni per le crudeltà commesse nei loro riguardi. Più tardi in Occidente la filosofia animalista inizia con Prisco di Tesefro, che seguì l’esempio del grande Pitagora: “Mai sacrificare animali agli Dei o ferire animali ma promuovere in tutti i livelli una cultura di rispetto e protezione nei loro riguardi”e successivamente ereditata da Porfirio e dall’altrettanto grande Plutarco: “Ciò che si fa agli animali presto lo si fa anche agli uomini”, il quale influenzò il pensiero del poeta Shelley dando vita al vegetarismo e alla protezione animali nell’800 in Inghilterra. Inoltre Democrito esalta l'ingegnosità degli animali: i ragni tessitori, i castori costruttori di dighe, ecc. Secondo StratoneTeofrasto condannava la tradizione religiosa con i sacrifici di animali, diceva: "I sacrifici cruenti basati sull'uccisione degli animali sono buoni per i cattivi demoni non per gli dei che aborriscono il sangue". Senocrate Empedocle: “E’ una grande vergogna spargere il sangue e divorare le belle membra di animali ai quali è stata violentemente tolta la vita.  
Gli animali posseggono facoltà intellettive affini alle nostre. affermava che l'ingiustizia è uguale su qualunque essere vivente viene perpetrata: "Il comando "non uccidere" deve essere esteso dall'uomo ad ogni essere vivente".
Seneca: “C’è un profondo legame tra uccidere animali e massacrare uomini in guerra. Porfirio:. “Nel periodo in cui nacque l’ingiustizia verso gli animali furono introdotte la guerra e la bramosia del potere.
Nei testi biblici importante è il pensiero di Ezechiele: “In quanto a voi, animali della terra, che avete sofferto a causa dell’uomo, verrà il giorno in cui preparerò una grande festa, un grande banchetto in cielo e voi gioirete alla presenza di Dio”
Nota è la compassione di Maometto verso gli animali. In una tradizione Sufi Allah disse a Maometto: "Se proprio dovete uccidere, al posto di 40 polli uccidete una capra, al posto di 40 capre uccidete 10 mucche, al posto di 40 mucche uccidete 10 cammelli. Una buona azione fatta a un animale è tanto meritoria quanto una buona azione fatta ad un essere umano, mentre un atto di crudeltà a un animale è tanto cattivo quanto un atto di crudeltà su un essere umano”.
La relazione tra violenza animali e violenza umana venne più tardi evidenziata da Leonardo da Vinci il quale asseriva “Verrà il tempo in cui l’uccisione degli animali sarà considerata alla stessa stregua dell’uccisione di un uomo”; da Edgard Kuper, da Bober Witz, e in tempi più recenti da Gandhi, Capitini, Margherite Yourcenar, il cui pensiero dominante era: “Gli uomini saranno torturati e uccisi fino a quando gli animali saranno torturati e uccisi”. Andrew LinzeyRyder. (protestante) principale teologo al mondo dei diritti animali, combatte contro l’antropocentrismo giudaico, cristiano e greco: “Tutta la creazione esiste per il suo Creatore”. Si può dire che oggi il maggiore studioso al mondo di diritti animali sia Richard Ryder.
Tolstoj: “Fino a quando ci saranno i macelli ci saranno anche i campi di battaglia. La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali”.
Albert Shweitzer, la vita di ogni creatura ha la sua sacralità. Tutto ciò che è presente negli uomini lo si trova anche negli animali.”
Immanuel Kant: “Chi è crudele verso gli animali è altrettanto insensibile verso gli uomini”.
Arthur Schopenhauer: “Chi è crudele nei confronti degli animali come può essere una buona persona? Chi non ha posseduto un cane non può sapere cosa significhi essere amati”.
Max de Saxe: “Finché gli uomini continueranno ad uccidere gli animali essi non cesseranno nemmeno di uccidersi tra di loro: il mondo animale si vendica dell’umanità forzandola nelle guerre a divenire carnefice di se stessa”.
Albert Einstein: “Nulla gioverà alla salute e alla sopravvivenza della vita sulla terra come l’adozione di una dieta vegetariana.
Giuseppe Garibaldi: “Proteggere gli animali contro la crudeltà degli uomini, dar loro da mangiare se hanno fame, da bere se hanno sete, correre in loro aiuto se estenuati dalle fatiche, questa è la più bella virtù del forte verso il debole”.
Jeremy Bentham, filosofo, giurista ed economista inglese: “Possa venire il tempo in cui agli animali saranno restituiti quei diritti che non avrebbero potuto essere strappati loro se non dai tiranni.”
Emile Zola, scrittore francese: “Il compito più alto di un uomo è sottrarre gli animali alla crudeltà”:.
Pio XII: “Ogni impulso di uccidere gli animali senza giustificazione, ogni maltrattamento e ogni crudeltà verso di loro, vanno senz’altro condannati. Tale comportamento esercita una nefasta influenza sull’animo dell’uomo e tende a renderlo abietto”.
Nessuno dei grandi animalisti considera il problema fine a se stesso ma come parte di un problema più vasto che implica e mette sotto accusa la giustizia, la coscienza e la società umana.
A mio avviso l’animalismo avrà la forza del vero rinnovamento culturale e sociale nel momento in cui uscirà dal suo ambito ideologico e si proporrà come movimento morale, civile e spirituale capace di superare arcani schematismi mentali e morali limitati alla sola specie umana. Finché l’animalismo sarà un movimento fine a se steso non avrà la forza propulsiva necessaria al rinnovamento della coscienza umana. La sua forza sta nella sua etica che si estrinseca in modo sferico su tutta la famiglia dei viventi, per questo richiede, al soggetto animalista, la consapevolezza della sua missione innovatrice e quindi un bagaglio di saggezza e di responsabilità più ampi e profondi della visione esistenziale tradizionale circoscritta al solo essere umano.
Diversamente l’animalismo potrà imporsi come forza sociale e culturale solo quando la coscienza e la sensibilità della gente (attraverso il naturale processo evolutivo) avrà raggiunto quel senso di giustizia e di civiltà che la porterà a inserire nei suoi codici civili e morali gli stessi diritti degli uomini. Il nostro compito è dimostrare che difendere gli animali torna a beneficio dell’intera umanità: sfruttare e trucidare animali impedisce al genere umano di evolversi moralmente e realizzare una società migliore dell’attuale.
A chi sta a cuore la causa animalista deve convincersi che è chiamato a dare testimonianza di una nuova dimensione umana e che è necessario essere irreprensibili nei rapporti interpersonali. Questo richiede una continua analisi del proprio modo di essere e di interagire con il prossimo, consapevoli che chi crede nell’animalismo ha la responsabilità di essere esposto alla critica disfattista di chi guarda a noi come a delle persone “strane”, ha, quindi, il dovere di dover essere di esempio.
Parlare di animalismo come di un movimento che si interessa solo di animali è riduttivo dal momento che le sue implicazioni di rinnovamento mentale, morale e spirituale si estrinsecano non solo a livello personale ma sociale. Allo stesso modo parlare di vegetarismo fine a se stesso è riduttivo se si limita il suo campo di azione alla salute della gente e non si evidenziano le sue profonde motivazioni pacifiste e non violente in senso lato. La mattazione, la vivisezione, la caccia, l’uso delle pellicce ecc. rendono peggiore non solo chi esercita tali infamanti attività ma tutta la comunità che le tollera, le giustifica e le consente. Il danno maggiore che ne deriva è che genera sonnolenza e indifferenza verso la condizione degli oppressi e che tale insensibilità verso la sofferenza e la vita degli animali si ripercuote in modo devastante anche sugli esseri umani. Quindi è necessario capire che è fondamentale il modo di essere personale e che richiede la massima coerenza. Essere profondamente onesti e leali, giudiziosi, imparziali, questo richiede la causa animalista ed è la sola condizione affinché possa essere vista e accettata dal pubblico come un arricchimento e come un movimento culturale che torna a beneficio della società umana.


 Clic sull'immagine per accedere alla galleria fotografica completa e attenzione (immagini scabrose!) è un viaggio sul fiume sacro  tale quale è nei riti funebri che accomunano uomini e animali,il paradigma dell'india e dell'induismo.

Collaborazione,complicità e amicizia

Sentimento e consapevolezza

Sentimento

La favola dell'elefantino restato indietro con happy end

C'era una volta un elefantino piccolo piccolo,tanto simpatico,carino come il sole e la luna e tenero come un Babà....





domenica 24 ottobre 2010

100.000 gatti al giorno

http://www.ilgiornalista.unisa.it/sezioni/IIbiennio_esteri/gennaio2009/Shoah.jpg
Clic sull'immagine per accedere alla      galleria fotografica completa.     
ATTENZIONE LE IMMAGINI DELLA GALLERIA FOTOGRAFICA ABBINATE AL VIDEO OSPITATO ALLA FONTE INDUCONO AD EMOZIONI FORTI


Ecco lo so che l'alimentazione animale esiste in tutti i paesi con gusti e tradizioni differenti (...) pero non posso fare a meno di soffermarmi su un dettaglio macroscopico,gli sguardi di questi animali,sono sguardi occhiate intelligenti,sensibili,sono terrorizzati,sopratutto...soffrono: " Davanti al mattatoio fanno la fila centinaia di cavalli e di asini spelacchiati e smunti. L'assassinio degli animali dopo una vita di duro lavoro − perché devono lavorare gli animali? − è un doppio assassinio.
Sono martiri senza regno dei cieli. "
ebbe a dire un tal Francesco Burdin e lo conferma il teologo papastro che se la dà da filosofo un tal Nazzingher " Non è certo che i nostri amati animali possano condividere con noi la visione di Dio nel Regno dei Cieli ! " (...)

In queste immagini,emerge in chi lo volesse una constatazione drammatica che attanaglia,squassa le visceri con inaudita violenza;si tratta di animali d'affezione da sempre amici dell'uomo,in molte civiltà ammantati del sacro e che ci appaiono in quelle gabbie prigione,posti in una desolante fragilità e condizione d'impotenza,destabilizzante la nostra,terrore e sconcerto per loro,interrogativa incomprensione dipinta nel loro sguardo;presagiscono il destino che li attende?
Cioè sembrano presagire la morte mà più ancora s'interrogano sul perchè e l'interrogativo è posto a noi che guardiamo.
Nelle fabbriche della provincia del Guangdong (Cina) le quali trattavano all'epoca di queste immagini (non recenti e forse a voi già note) 100.000 felini al giorno !

" Mattatoio. Luogo dove bestie massacrano altre bestie.
È situato in genere a una certa distanza dagli abitati della specie umana, in modo che chi mangia carne non sia disturbato dalla vista del sangue. "
dice Ambrose Bierce.

Cio per preparare un noto piatto gastronomico che và sotto il nome di "Shui Zhu Hua de Mao" un zuppa in cui si dice (...) l'animale venga gettato vivo !
Da quel poco che so di cucina...ne esce una porcheria!
Solo una tradizione gastronomica da carestia puo inventarsi un tale trattamento delle carni,nel senso che in una di quelle schifose zuppe speziate ci puoi mettere di tutto,pure le suole in caucciù delle scarpe che tanto alla fine il saporaccio sarà passabilmente gustoso e tanto per parlare di tradizioni queste "diete" nascono in periodi di carestia ed esse sono figlie di certe politiche (...) !

Tornando a quegli sguardi essi mi rammentano quelli degli ebrei,uomini,donne e sopratutto bambini che hanno vissuto l'Olocausto,la Shoah quando erano racchiusi nei carri bestiame del regime nazista !

" Auschwitz inizia ogni volta che qualcuno guarda a un mattatoio e pensa: sono soltanto animali. " dice Theodor Adorno.
" Siamo circondati da un'impresa di degradazione, crudeltà e sterminio che può rivaleggiare con ciò di cui è stato capace il Terzo Reich, anzi, può farlo apparire poca cosa al confronto, poiché la nostra è un'impresa senza fine, capace di autorigenerazione, pronta a mettere incessantemente al mondo ogni specie di essere vivente,bestiame con il solo obiettivo di ammazzarli. " dice John Maxwell Coetzee.

Per chi condivide il valore di stretta parentalità con il mondo animale non mi resta che citarvi "i soppravissuti " un film di fantascienza con Charlton Heston e Edward G. Robinson...
Tratto dal romanzo Make Room, Make Room (1966) di Harry Harrison, sceneggiato da Stanley R. Greenberg. Nel 2022 New York, immersa in un'atroce calura, ha 40 milioni di abitanti che si cibano di un plancton sintetico. Di che cosa è fatto? Un poliziotto fa un'orrenda scoperta. Più che l'azione, piuttosto confusa e incoerente, conta l'atmosfera splendidamente resa all'insegna di un forte pessimismo ecologico sul Medioevo prossimo venturo. 
Ultimo ruolo di E.G. Robinson, meraviglioso e commovente nell'indimenticabile finale (tenete i fazzoletti pronti difficile decontestualizzare il video dal post,è un tutt'uno).

Infine per la cronaca,il miagolio terrorizzato degli animali ha finito per richiamare nella stazione centinaia di persone mà per quanto abbiano fatto per liberare gli animali non c'è stato nulla da fare "la documentazione" per il trasporto era in regola...


Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!

Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

L'arrestiamo o no il gatto?

non sempre l'accattonaggio che si serve di animali cela dietro di se aspetti identificabili nello sfruttamento scabroso della natura animale,in Italia c'è molta gente un po troppo sbrigativa in merito..."


In una strada qualunque in un ora tra le tante e in una giornata di mezza primavera si è formato un crocchio di persone attorno ad un gatto,vicino al lui una ciottola colma di banconote di piccolo taglio e in bella evidenza un biglietto con sù scritto " Dio vi benedica,per favore lasciate una offerta cosi potro mangiare;grazie " .
Il pubblico non tarda a manifestare la sua solidarietà mà ben presto incuriosita giunge anche la polizia,un po perplessa e indecisa sul da farsi,uno degli agenti confabula con l'altro " lo portiamo in centrale...che ne dici? " e l'altro divertito:" a che fare? Che ce ne facciamo dopo,con quello che c'è nella ciottola ci compriamo tre scatolette e poi...chi paga tu? " con un tono di bonario scherno.
L'altro fà per avvicinare la mano alla ciottola mà il gatto dapprima con una occhiata e poi visto che non capisce con una zampata lo obbliga a ritirare la mano,l'agente la ritrae, d'istinto,irritato con una smorfia " figlio di p..." il crocchio di gente ride di gusto,l'amor proprio dell'agente ne risente..." mà ce l'avrà un proprietario sto gatto... " e prende a guardarsi intorno giusto per scorgere il suo collega intento  a scambiare due parole con una signora piuttosto anziana soppragiunta nel frattempo a passo spedito e un po ansiosa dal caseggiato un po più avanti.
Lo raggiunge non senza aver intimato ai presenti di non toccare il gatto per nessun motivo,intanto il felino non perdeva di una virgola il suo aplomb da un lato indifferente,annoiato e dall'altro con un che di impercettibilmente guardingo perchè non staccava gli occhi dall'agente quasi avesse capito il tipo.
La piccola folla non manca di scattare delle fotografie e nuove offerte cadono nella ciottola.
In breve l'anziana signora racconta di un massacro in cui diversi felini sono stati uccisi a colpi di fucile e con bocconi avvelenati,lei è riuscita a salvarne qualcuno pur possedendo già altri gatti e due cani,veramente anche dei canarini e un piccione,quando le sue risorse economiche hanno cominciato seriamente a scemare ha pensato di addestrare i gatti a quella piccola occupazione,una attività  accettata con simpatia dal quartiere il quale non aveva apprezzato l'incursione del servizio igiene della città e il massacro di animali che ne è scaturito con la scusa che il nomadismo selvaggio degli animali nuoce da un lato alla salute umana (non sempre vero) e dall'altro all'immagine del quartiere,vero almeno a parere delle due famiglie benestanti con la puzza al naso che hanno spinto le autorità ad agire cosi brutalmente dopo averle perseguitate per mesi con quotidiane telefonate di protesta (...)
In breve gli agenti decidono di non agire contro l'accattonaggio anche perchè il regolamento non cita il caso di un gatto dedito alla mendicità (...) rifiutano cortesemente di raggiungere l'abitazione della signora per un the con i biscottini mà lei insiste,anzi  lo fà con una certa enfasi quasi volesse far notare ai vicini la sua buona relazione con gli agenti.
Passa una buona mezzora in amabili scambi di cortesie e chiacchiere e un momento prima del congedo uno degli agenti " mi raccomando signora se una banda di giovanotti dovesse molestarla o minacciarla non esiti a chiamarmi....".
La signora annui rasserenata e dopo averlo ringraziato nuovamente:" a quest'ora sapranno già che siete stati qui...mi lasceranno in pace..." (i giovanotti le estorcevano saltuariamente piccole somme,giusto per acquistare qualche bottiglia d'alcool) l'agente accompagno con un cenno degli occhi,una ulteriore raccomandazione " non esiti a chiamarmi se..." mà la signora annuendo " su su avete perso troppo tempo per una vecchietta come me..." disse accompagnandoli alla porta strusciando le ciabatte sul pavimento profumato di cera;in una delle stanze adiacenti c'era un numeroso pubblico,disciplinato molto attento,sembrava non volessero perdere una virgola di quello che veniva detto.
"...a proposito...come si chiama l'artista ? " chiese divertito l'agente.
" Minou,Minou...." fategli una carezza prima di partire " se ne guardarono bene in compenso lasciarono una modesta offerta.




La signora...

Milou si è mangiato il gatto !




Un giorno Milou ha smesso di mangiare,si indeboliva a vista d'occhio,abbiamo fatto di tutto,gli abbiamo somministrato degli antibiotici,preparato dei bocconcini di carne comepiacciono a lui,persino le polpette,niente da fare,perdeva peso,non mangiava e di tanto in tanto gemiva di dolore dandoci una pensa immensa.
Il veterinario ha pensato quale precauzione ulteriore di fargli una radiografia e guardate un po cosa abbiamo scoperto:Milou si era mangiato il gatto,il soppramobile all'ingresso del salone,al che siamo giunti ad una conclusione certa,una constatazione: i gatti non si lasciano fare,e sono alquanto vendicativi....
Credo che Milou il nostro Terrier abbia imparato la lezione,pero...accidenti che brutto quarto d'ora ci ha fatto passare !

La Radiografia

Il Gatto

sabato 23 ottobre 2010

Il Caffè dei Gatti in Giappone un successo travolgente


Clic sull'immagine per accedere al video e alla galleria fotografica completa


 Non fatevi ingannnare dalla banalità delle immagini di questo "Cat Cafè" in Giappone,si tratta di un successo travolgente,il primo apri a Osaka nel 2004 adesso ne stanno aprendo a centinaia .




Come sapete il paese è angosciato da una altissima percentuale di suicidi dovuti all'altissima competitività nel lavoro ebbene pare che una sosta per degustare un the o godere della semplice compagnia dei gatti risulti immensamente salutare all'umore dei giapponesi.
L'insopportabile "fatica" di non far nulla da tempo immemorabile schiude le porte alla comprensione dell'agire degli Dei.
Oppure per buttarla alla Virginia Wolf: " Nell'ozio, nei sogni, la verità sommersa viene qualche volta a galla." 
E la verità profonda che emerge alla consapevolezza in questi eccentrici caffè,parla all'uomo con le parole dei felini.
L'atmosfera ovattata dell'ambiente,il pigro ron ron dei gatti il cui ingresso è permesso con una libertà illimitata di comportamenti appaiono agli occhi dei giapponesi come se fossero spersi nella contemplazione di un giardino Zen !
Tutto qui il segreto ? 
Si,tutto qui e le dimensioni del fenomeno non possono sfuggire alla constatazione del più distratto cittadino del fronte occidentale.
L'ozio è il principio di tutti i vizi e il coronamento di tutte le virtù ha detto Franz Kafka,nessuna specie come quella dei felini possiede agli occhi dell'uomo lo sguardo distratto,indifferente della filosofia,la capacità di vivere e dilatare il presente oltre ogni immaginazione.
I visitatori depositano all'ingresso le ceste con cui hanno trasportato i loro amici,si tolgono le scarpe e indossano delle pantofole da camera e con reverenziale rispetto modificano sensibilmente i movimenti,essi rallentano,assumono un che di rituale e di informale,la stessa respirazione,il metabolismo umano subiscono un cambiamento sensibile,l'atmosfera interiore si rasserena e il sorriso emerge in un ambiente conviviale,teneramente connotato di simpatia in ogni angolo.
L'Album in cui si raccolgono i pensieri e in cui si depositano i commenti e insomma tanta tanta socialità.
All'ingresso vi accolgono con qualche raccomandazione,proibito fare fotografie utilizzando il flash disturba gli "ospiti",proibito disturbare il loro sonno,tirargli la coda etc,all'interno mai meno di una trentina di gatti,infine spruzzano sulle vostre mani un disifettante apposito,si sà i gatti sono molto sensibili a certi odori (...) e soppratutto portare per loro tutta una serie di dolcetti,accorreranno felici a colmarvi di una attenzione prossima a quella riservata agli Dei.
Conti alla mano con  quello che costa uno psicanalista questa originale Pet Terapy conferma possedere tutti gli ingredienti per un successo travolgente .





Fonte


Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!

Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

La Tigre bianca che volle farsi pesce

 A Huan (Cina) Si dice che il piccolo tigrotto bianco del Bengala avesse paura dei tuoni e dei temporali,altri dicono invece che la sua paura aveva origine  nello schock accorsogli quando udi la prima volta lo sparo di un fucile,giunto all'età adulta questa sua paura divenne una costante del carattere cosicchè al minimo rumore improviso correva a nascondersi nel angolo più oscuro della sua tana.
Giunto all'età adulta venne catturato e  trasferito in uno zoo affacciato su una trafficatissima arteria stradale molto rumorosa .
Gli scoppi dei vecchi tubi di scappamento e le feste animate inevitabilmente da fuochi d'artificio del vicino tempio le rendevano la vita talmente uggiosa,difficile che raramente metteva il naso fuori dal suo giacilio esibendo ai visitatori una immensa annoiata malinconia,vederla uscire guardinga,spaurita come un cucciolo come se ogni cosa attorno costituisse una minaccia era una pena infinita.
La direzione dello zoo inquieta per il suo equilibrio mentale penso bene di spostarla in una parte dello zoo più riparata dai rumori e dotata di una piscina spaziosa e di li a poco tutto cambio facendo di Ghoarna la principale attrazione dello zoo,infatti ora la Tigre visibilmente si sente più a suo agio,protetta nell'acqua della piscina reinterpretata come rifugio e luogo prediletto della sua socializazione giacchè i visitatori vi gettano ogni genere di leccornie e prelibatezze pur di vederla maestosa,regale tuffarsi;e da vedere con quale spettacolare inaudita pomposa grinta arraffa i bocconi quasi che sapesse l'apprezzamento che riscuote il suo spettacolo.











giovedì 21 ottobre 2010

Buon appetito signor Orso


" Dibattiti sempre più frequenti ed estesi, riguardanti la liceità della caccia, i limiti della vivisezione, la protezione di specie animali diventate sempre più rare, il vegetarianesimo, che cosa rappresentano se non avvisaglie di una possibile estensione del principio di eguaglianza al di là addirittura dei confini del genere umano, un'estensione fondata sulla consapevolezza che gli animali sono eguali a noi uomini, per lo meno nella capacità di soffrire ? "
                                                    Norberto Bobbio



Il voyerismo pseudo animalista tipico degli assatanati da documentario hard,da brivido per poter godere delle scariche di Andrenalina seduti comodi sul divano del salotto non hanno la pur minima idea dei pericoli che corrono i cineoperatori,i fotografi o gli "eroi" che fabbricano i numerii da circo sul genere de "il pericolo è il mio mestiere" !
Sono centinaia i canali tv che sgomitano per avere in esclusiva questo genere di reportage,saccheggiando malamente lo stile il mondo del circo del primo novecento,più magico e meraviglioso di come presentano oggi sotto una patina di pseudoscientismo il regno animale in libertà.
Se poi come in un Rally o in una corsa automobilistica succede d'inciampare nella fatalità (che è questione di punti di vista) tanto meglio,lo spettacolo deve continuare,un po di sangue fà audience e i ritorni pubblicitari sono garantiti !


Tra l'altro avviene che da un po di tempo i guardiani degli Zoo in molti paesi in cambio di un aumento sostanzioso si riciclino in ammaestratori improvisando spettacolini insieme alle fiere che nutrono contando eccessivamente sulla dinamica della riconoscenza mà inciampando disgraziatamente in tutte le altre dinamiche fra cui talvolta la gelosia (come nel nostro quotidiano) spinge un animale ad aggredire anche la mano che lo nutre tutti i giorni !


Mi sembra che se da un lato il ritorno pedagogico un po sentimentale è grandissimo nel senso che avvicina gli spettatori alla natura e li incoraggia ad amarla,proteggerla,salvaguardarla dall'altro produce non poche illusioni esponendo molti sprovveduti a rischi inauditi (senza contare quelli che affrontano l'animale confidando nella provvidenza e poi finiscono a polpette) quando credono di poter avvicinare la natura selvaggia.


Solo che a rimetterci,le uniche vere vittime restano gli animali allorchè subiscono la vendetta perchè hanno osato udite udite "nutrirsi dell'uomo" aggredirlo,farne scempio!
E cosi è tutto un posare di eroi accanto alle spente carcasse di una natura sempre più ridotta al lumicino !
Già nell'antica Atene ai piedi del Partenone c'erano filosofi che invitavano provocatoriamente a nutrirsi di carne umana,il "Cannibalismo" filosofico è una metafora volta ad affermare la natura biologica,meccanica della vita in un ottica Materialista in opposizione alle fantasie ed alle superstizioni spiritualiste dell'epoca (...)
Implicitamente un riconoscimento del diritto della natura animale ( di cui l'uomo fà pienamente parte ) quando le è possibile per la sua stessa soppravivenza a nutrirsi dell'uomo !
Và da se che quando cio avviene la pulsione è quella della necessità,della soppravivenza e mi pare di poter dire che la violenza inflitta alla preda non è mai gratuita,anzi questa quando lo è appartiene piuttosto al genere umano nella stragrande maggioranza dei casi.
Allora perchè tanto scandalo,tanto orrore quando qualche poveraccio finisce per cena nella pancia del bestione di turno?


Insomma mettiamoci in tasca il fatto che possiamo essere anche noi prede quando violiamo la territorialità o infastidiamo una specie mossi da una morbosa(si morbosa curiosità) o giochiamo con una fiera credendo che la stessa comprenda appieno e condivida il nostro linguaggio espressivo.
In definita lasciamo un po in pace la natura,il regno animale e ognuno a casa sua magari un po più annoiati senza quei brividi che passano i documentari,cosi le bestie ci guadagnano,per definizione innocenti,anche quando sbranano il domatore !























Qui il link 
che vi conduce sulla pagina in cui potrete osservare le ferite da aggressione di Orsi,Squali,Alligatori etc,"tranquilli" ho eliminato la gran parte della paccotiglia pulp fiction.