Vicistats

domenica 24 ottobre 2010

L'arrestiamo o no il gatto?

non sempre l'accattonaggio che si serve di animali cela dietro di se aspetti identificabili nello sfruttamento scabroso della natura animale,in Italia c'è molta gente un po troppo sbrigativa in merito..."


In una strada qualunque in un ora tra le tante e in una giornata di mezza primavera si è formato un crocchio di persone attorno ad un gatto,vicino al lui una ciottola colma di banconote di piccolo taglio e in bella evidenza un biglietto con sù scritto " Dio vi benedica,per favore lasciate una offerta cosi potro mangiare;grazie " .
Il pubblico non tarda a manifestare la sua solidarietà mà ben presto incuriosita giunge anche la polizia,un po perplessa e indecisa sul da farsi,uno degli agenti confabula con l'altro " lo portiamo in centrale...che ne dici? " e l'altro divertito:" a che fare? Che ce ne facciamo dopo,con quello che c'è nella ciottola ci compriamo tre scatolette e poi...chi paga tu? " con un tono di bonario scherno.
L'altro fà per avvicinare la mano alla ciottola mà il gatto dapprima con una occhiata e poi visto che non capisce con una zampata lo obbliga a ritirare la mano,l'agente la ritrae, d'istinto,irritato con una smorfia " figlio di p..." il crocchio di gente ride di gusto,l'amor proprio dell'agente ne risente..." mà ce l'avrà un proprietario sto gatto... " e prende a guardarsi intorno giusto per scorgere il suo collega intento  a scambiare due parole con una signora piuttosto anziana soppragiunta nel frattempo a passo spedito e un po ansiosa dal caseggiato un po più avanti.
Lo raggiunge non senza aver intimato ai presenti di non toccare il gatto per nessun motivo,intanto il felino non perdeva di una virgola il suo aplomb da un lato indifferente,annoiato e dall'altro con un che di impercettibilmente guardingo perchè non staccava gli occhi dall'agente quasi avesse capito il tipo.
La piccola folla non manca di scattare delle fotografie e nuove offerte cadono nella ciottola.
In breve l'anziana signora racconta di un massacro in cui diversi felini sono stati uccisi a colpi di fucile e con bocconi avvelenati,lei è riuscita a salvarne qualcuno pur possedendo già altri gatti e due cani,veramente anche dei canarini e un piccione,quando le sue risorse economiche hanno cominciato seriamente a scemare ha pensato di addestrare i gatti a quella piccola occupazione,una attività  accettata con simpatia dal quartiere il quale non aveva apprezzato l'incursione del servizio igiene della città e il massacro di animali che ne è scaturito con la scusa che il nomadismo selvaggio degli animali nuoce da un lato alla salute umana (non sempre vero) e dall'altro all'immagine del quartiere,vero almeno a parere delle due famiglie benestanti con la puzza al naso che hanno spinto le autorità ad agire cosi brutalmente dopo averle perseguitate per mesi con quotidiane telefonate di protesta (...)
In breve gli agenti decidono di non agire contro l'accattonaggio anche perchè il regolamento non cita il caso di un gatto dedito alla mendicità (...) rifiutano cortesemente di raggiungere l'abitazione della signora per un the con i biscottini mà lei insiste,anzi  lo fà con una certa enfasi quasi volesse far notare ai vicini la sua buona relazione con gli agenti.
Passa una buona mezzora in amabili scambi di cortesie e chiacchiere e un momento prima del congedo uno degli agenti " mi raccomando signora se una banda di giovanotti dovesse molestarla o minacciarla non esiti a chiamarmi....".
La signora annui rasserenata e dopo averlo ringraziato nuovamente:" a quest'ora sapranno già che siete stati qui...mi lasceranno in pace..." (i giovanotti le estorcevano saltuariamente piccole somme,giusto per acquistare qualche bottiglia d'alcool) l'agente accompagno con un cenno degli occhi,una ulteriore raccomandazione " non esiti a chiamarmi se..." mà la signora annuendo " su su avete perso troppo tempo per una vecchietta come me..." disse accompagnandoli alla porta strusciando le ciabatte sul pavimento profumato di cera;in una delle stanze adiacenti c'era un numeroso pubblico,disciplinato molto attento,sembrava non volessero perdere una virgola di quello che veniva detto.
"...a proposito...come si chiama l'artista ? " chiese divertito l'agente.
" Minou,Minou...." fategli una carezza prima di partire " se ne guardarono bene in compenso lasciarono una modesta offerta.




La signora...

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M.Abbatangelo